STANISLAO GIACOMANTONIO
"PASSIONE"
A las tres
Ribel tango
Un oceano di troppo
Polvere di farfalle
Impatto imminente
"OMAGGIO ALLE DONNE"
La donna del mistero
Petali di carillon
Povero mondo, io donna ti guardo!
Il rumore dell’autunno
Femme fatale
Fiori d’inchiostro
"TUTTO IL RESTO…"
Senza via di fuga… dalla tua anima
Lo strappo
Quel maledetto taxi dell’addio
E dammi un po’ di respiro!
Quel night club di Bahia Blanca
L’Emicrania di Prokofiev
Rivelazioni intime
I brani rientrano nell’alveo della tradizione classica e, dunque, hanno un’impostazione formale abbastanza rigorosa, ma sono assolutamente permeati della modernità e delle sue forme espressive. A titolo di esempio, s’incontrano in tale repertorio forme tradizionali, ma rivisitate, quali il valzer, il preludio, l’improvviso, il tango… e ancora il ragtime, il ‘rag’ e altro. Vi sono, inoltre, alcuni arrangiamenti, in chiave moderna, di motivi celebri del cinema. Tutto ciò, lungi dall’essere una stanca e facile riproposizione di forme e generi del passato, anche più recente, rappresenta ed esprime l’intento di manipolare e trattare materiali compositivi diversi, giocando a volte sulla ‘citazione’ e accettando quella che oggi viene definita ‘contaminazione’; brutta e abusata parola per dire semplicemente che l’arte può nutrirsi di influenze diverse e lontane. Le suggestioni della musica russa tardoromantica e dei primi del novecento incontrano le armonie ed i ritmi Jazz a noi più vicini. Il gusto del virtuosismo tecnico presente in molti brani, non dimentica mai l’esigenza forte di non tradire i contenuti musicali, in particolare la dimensione melodica. In altre parole, il compositore cerca di non cedere alle tentazioni di un virtuosismo fine a se stesso o a alle tentazioni di una ricerca formale e grammaticale tutta cerebrale ed autoreferenziale. "PASSIONE"
A las tres
Ribel tango
Un oceano di troppo
Polvere di farfalle
Impatto imminente
"OMAGGIO ALLE DONNE"
La donna del mistero
Petali di carillon
Povero mondo, io donna ti guardo!
Il rumore dell’autunno
Femme fatale
Fiori d’inchiostro
"TUTTO IL RESTO…"
Senza via di fuga… dalla tua anima
Lo strappo
Quel maledetto taxi dell’addio
E dammi un po’ di respiro!
Quel night club di Bahia Blanca
L’Emicrania di Prokofiev
Rivelazioni intime
Stanislao Giacomantonio nasce a Cosenza, da una famiglia di musicisti. Inizia a studiare musica all’età di 6 anni sotto la guida del nonno Giuseppe Giacomantonio, musicista-compositore, fondatore e primo direttore del Conservatorio di Musica “Stanislao Giacomantonioâ€, nome questo che il piccolo Stanislao ereditò dal bisnonno, compositore e operista. A 11 anni si iscrive al Conservatorio e tiene la sua prima esibizione pubblica all’università “Brunel College†di Londra. A tredici anni la seconda, importante esibizione pubblica al Teatro Rendano di Cosenza con musiche di Prokovief. Comincia in quegli anni a esibirsi in pubblico con brani di sua composizione. Partecipa. a 14 anni, al primo Concorso Pianistico Internazionale “B. Pasquini†della città di Pistoia, classificandosi fra i finalisti. A 17 anni consegue la Maturità scientifica e si iscrive alla Facoltà di Ingegneria elettronica dell’ Università della Calabria. A 21 anni si diploma in pianoforte con il M° Antonella Barbarossa. A 20 anni compone un brano per pianoforte La Caduta che diviene la sigla di testa e di coda di un programma televisivo dedicato alla musica classica “Una vita per la musicaâ€. Di quegli anni sono le numerose tournée di musica classica per pianoforte in Italia e all’estero, nonché un’importante esibizione a Palazzo Barberini in Roma, questa, in veste di compositore. Nel 1999 consegue la laurea in Informatica presso l’UNISA (Università degli Studi di Salerno) con una tesi sperimentale che risolse l’ultimo problema teorico di un particolare settore di indagine sulla sincronizzazione nelle reti. Questo modello venne successivamente sfruttato, con finalità artistiche, per la produzione di materiali sonori elettronici utilizzati in alcune pubblicazioni musicali in CD. Nel 2001 viene assunto a tempo indeterminato come Analista e Project Manager presso la Wintec di Milano dove presenta e lavora su una sua invenzione nel settore delle reti wireless.
Nel 2002 nasce il CD di musica elettronica Chaosphera edito da Brigante Edizioni Musicali. Svolge attività di collaborazione tecnica e di ricerca presso il Centro Interdipartimentale della Comunicazione dell’Università della Calabria. Pubblica per i tipi della Pellegrini Editore tre volumi facenti parte della collana “Sono Sapiensâ€: Le feritoie dell’anima, Regressione analogica, Dal rumore del non tempo alla sincronizzazione. Nel 2003 si dimette dall’azienda di informatica Wintec; ottiene la Classe di Musica Elettronica presso il Conservatorio di Vibo Valentia, che tuttora conserva, cui si aggiunge anche l’insegnamento di Informatica Musicale. Nel 2004 viene pubblicata la tetralogia di musica elettronica dedicata alla mitologia sumerica Anu, Enki, Alalu, Nibiru a cura del CJC – Centro Jazz Calabria Fonoteca Discoteca. Nello stesso anno inizia una docenza al Politecnico Internazionale “Scientia et Ars†di Vibo Valentia, e pubblica per la Brigante Edizioni Musicali l’opera seriale in 12 CD dedicata allo Zodiaco. Nel 2005 gli offrono una docenza di Informatica musicale presso l’Università di Messina, esperienza che dura quattro anni. Compone nel 2007 le musiche che costituiscono la colonna sonora del film “Il maestro perfetto†di Giovanni Sole. La sua opera elettronica Odissea vive nell’istallazione materico-sonora di Salvatore Anelli, nell’ambito dell’iniziativa “Tornare@Itaca†del 2009; ospitata prima dal Museo degli Enotri e successivamente per molto tempo nella Chiesa di San Domenico in Cosenza. Nel 2013 nascono 18 brani pianistici che stanno già riscuotendo successo e sono già stati messi in calendario per una serie di concerti.